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Ciao, Vittorio. In Piazza Castello, alle 19.30, per ricordarlo

Da poche ore è giunta la notizia sull’uccisione di Vittorio Arrigoni, cooperante e giornalista italiano rapito ieri nella Striscia di Gaza. Vittorio si è sempre battuto per difendere la vita di civili indifesi. Durante le fasi del bombardamento non ha esitato a fare da scudo umano alle ambulanze per evitare che venissero raggiunte dal fuoco israeliano. Ha viaggiato più volte sulle imbarcazioni del Free Gaza Movement per dimostrare l’assurdità dell’embargo imposto da Israele. E’ stato un esempio di informazione libera e indipendente. Vittorio Arrigoni era una persona a noi vicina. La sua voce ci ha aiutato a comprendere l’orrore che può generare l’odio. Questa sera, alle 19.30, in piazza Castello a Torino, ricorderemo Vittorio, come Acmos e come Salvagente, insieme a tutti coloro che vorranno esserci. I 400 ragazzi che stanno partecipando al Campus di Biennale Democrazia saranno presenti alla manifestazione. Sarà un momento di raccoglimento, leggendo i suoi articoli, stringendoci intorno ai suoi cari e a tutti coloro che, come lui ha fatto, si battono per la pace, la verità, la giustizia e i diritti umani.


Ciao, Vittorio


Da poche ore circolano notizie sul ritrovamento del corpo di Vittorio Arrigoni. La conferma l’abbiamo avuta ora, da una delle persone che ha condiviso con lui l’esperienza dell’inferno di Gaza. Quel fazzoletto di terra dimenticato dai più, difeso da Vittorio grazie alla forza della parola, con la presenza sul campo, proprio a Gaza. Vittorio, attivista per i diritti umani, da anni impegnato per dar voce ad un popolo dimenticato, è stato l’unico giornalista occidentale a raccontare i giorni dell’Operazione Piombo Fuso. Non era solo il megafono di quell’inferno. Vittorio si è sempre battuto per difendere la vita di civili indifesi. Durante le fasi del bombardamento non ha esitato a fare da scudo umano alle ambulanze per evitare che venissero raggiunte dal fuoco israeliano.Ha viaggiato più volte sulle imbarcazioni del Free Gaza Movement per dimostrare l’assurdità dell’embargo imposto da Israele. Un embargo che, senza entrare in analisi politiche, continua a generare fame e sofferenza. Effetti che colpiscono tutti gli abitanti di Gaza, in modo indiscriminato.

Vittorio Arrigoni è morto a 36 anni. Strangolato da un gruppo di estremisti salafiti nel tentativo di Hamas di liberarlo.

Vittorio Arrigoni era una persona a noi vicina. La sua voce ci ha aiutato a comprendere l’orrore che può generare l’odio.

Vogliamo salutare Vittorio ricordando l’obiettivo della sua azione quotidiana: “Restiamo umani”.


One Response to “Ciao, Vittorio. In Piazza Castello, alle 19.30, per ricordarlo”

Angelo SCIANDRA on aprile 15th, 2011 17:31:

Da che parte stai ?
Non sempre il Bianco è Bianco e il NERO è NERO…
Ci sono infinite sfumature di GRIGIO…

Poi, quando li vedi, gli ANGELI, come Vittorio o Ilaria,ti senti più forte e più sicuro, perchè loro sono in grado di indicare, con il loro ESSERE, ciò che è indispensabile A TUTTI:
COSTRUIRE LA PACE.


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